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India 2008: si riparte!
E ancora una volta ci siamo. Si riparte!
dove vado? non è difficile leggendo il titolo: India. ma dire: “Vado in India” è come dire: “Vado in Africa”. vuol dire molto ma allo stesso tempo nulla. iniziamo a dire che me ne vado nel nord dell’India. ad essere sincero l’india è uno di quei posti che ho sempre evitato. non perchè non mi attirasse ma perchè ne avevo una sana e vera paura. Una paura forse irrazionale ma così è.
Paura di cosa? ho sempre visto l’India come una montagna enorme da scalare. un dolce enorme che non ti permette di mangiarlo a fette. insomma, qualcosa che ti sbatte addosso e forse ti cambia per sempre. ma non c’è alternativa e una piccolissima fetta sono riuscito a ritagliarla, almeno teoricamente: il nord.
da Calcutta si parte, o Kolkata come si dice ora. da li verso ovest, verso il loro odiato fratello Pakistan. un cammino che mi porterà a vedere i grandi luoghi sacri della religione madre di tutte le religioni: Varanasi, Agra, ai posti mistici del Rajastan…e chiaramente molto molto altro.
ma mai come in questo viaggio, non cerco la cartolina del santuario, del Taj-Mahal o di un tempio sperso in una foresta infestato di scimmie e topi, questa volta cerca la gente. il contatto che a volte di toglie il respiro, il sospiro di una vecchierella che ti prega per un centesimo, il bambino con nulla addosso ride per quello che non ha. l’umanità.
ci siamo, chiudo qui questo primo pensiero con la solita aspettativa. chiuudo qui perchè purtroppo il morbo del non-viaggio mi colpisce. un morbo che mi incastra quando voglio scrivere qualcosa, un morbo che il giorno prima di partire mi fa pensare:”ma chi me lo fa fare? non era meglio un mese a Ladispoli a dormire?”
non mi resta che augurarvi buon viaggio, se mai avreste la voglia di leggermi, se mai riuscirò a far vivere qualcosa di lì in queste lettere.
Che il vento dei mari del nord gonfi le tue vele e ti porti a scoprire la gioia del creato, li dove tutto è nato, li dove tutto è cresciuto.
Luca
Mi auguro che questo tuo continuo viaggio di formazione possa non avere mai termine..
Un abbraccio,
Flavio
Paura dell’India?!?!?
Ma se ti sei fatto mezza Asia a piedi!!!!!!
Cmq l’importante è non dare retta ai vecchi capi villaggio che ti chiederanno di recuperare le tre pietre sacre e di salvare i bambini! Sennò poi ti ritrovi con uno stregone della dea Kali che ti strappa il cuore!! LOL
Buon viaggio France’, ci si vede quando torni…e, come sempre, fai attenzione alle chiese di fango!!!!!
Ciao
aggiunto a preferiti.
Ti mando qualche tip su Kolkata. Le cose che ho visto a parte la città monumentale britannica e quelle che dovresti fare.
Vai ovviamente al Tempio di Khali e al Khaligat. Vicino c’è il RIfugio dei Morenti di Madre Teresa. Noi abbiamo donato 200 euro e la suorina un altro po’ sviene.
Di mattina presto vai all’Armenian Ghat e al mercato dei fiori.
E poi a kumartuli dove vengano preparate le statue di argilla da buttare nel fiume durante i mela. E’ molto bello se c’è un festival in arrivo. Perchè altrimenti il lavoro è minimo.
Vai a visitare il Marble Palace. E’ semplicemente un delirio affascinante di kitsch puro. La casa di Tagore è un po’ noiosa ma siccome lui è onnipresente nel Bengala normalmente si va a vederla. Anche il tempio jainista è così cosi’.
Guarda sempre in alto perchè le case di Calcutta sono affascinanti. E guarda sempre sui muri perchè Calcutta è la capitale dei graffiti. Affascinanti sono quelli dei leader comunisti, Mao, Marx, Hochimin.
Cercati i mercati di strada. Ce ne sono ovunque. Cibo, valigeria, vestiti usati. Quello dei bouquinists vicino all’Università è fantastico. Ma non se sia funzionante perchè penso che l’università sia chiusa ad agosto. Se ci vai prendi il te all’Albert Hall Coffee.
Di weekend vai al Maidan quando tutti giocano a cricket nel parco.
Vai al New Market e cerca nella parte alimentare una pasticceria vecchio stile inglese. Fa dei biscotti eccezionali.
Se non temi infezioni mangia dai puchawalla sulla strada. Non perdere l’hilsa e il bekti che sono i due pesci di Calcutta (mare e fiume).
Prendi un risciò a mano. Sono gli ultimi dell’India e stanno per abolirli del tutto.
Fai buon viaggio.
Ti avevo mandato qualche tips su Kolkata. Ma sono stata prolissa. Mi hanno invitato a moderarmi. Avrai scoperto le stesse cose da solo. Baci
ecco qui.. non poteva mancare il saluto di un pirata.. al suo capitano
e non c’è molto da scrivere o augurare.. per noi gente semplice, legati da un due vili sottili che si chiamano libertà e avventura.. basta un pò di vento in poppa.. niente altro
poi vogliamo sapere come è andata 😀
gatsu